Avvento
Care e amate consorelle, vi mando tanti saluti da tutti noi e, allo stesso tempo, vi auguro di vivere il nostro Avvento in una consapevole preparazione alla nascita di nostro Signore, insieme a Maria.
Ella è la fedeltà, semplice e silenziosa, ma splendente e perfetta, a tutti i doni dello Spirito Santo. Con Lei accettiamo la PAROLA, per poterla anche noi custodire nel nostro cuore, emanandola e rendendola visibile al mondo, in particolare ai nostri cari. Che il nostro Avvento sia un impegno continuo per vivere sempre meglio e più profondamente in noi la presenza di Dio, che è pienezza di luce, d’amore e di bontà.
Viviamo il nostro carisma nella verità! Siamo suore che si trasformano in amore e misericordia! In ciò consiste la santità delle Suore di Misericordia di San Carlo.
Tuttavia non basta evere un ideale, occorre viverlo. Siamo nell’Avvento. Viviamolo, care sorelle!
Carissime consorelle,
ad ogni gioia vera e profonda precede sempre la preparazione e l’attesa. Per questo fra le grandi arti di vivere vi è anche l’arte di sapere aspettare, di essere pronti.
Ora inizia l’Avvento, un periodo di grande attesa. Quanti di questi Avventi abbiamo già vissuto? Ma è meglio chiederci come li abbiamo vissuti, come era la nostra attesa e la nostra preparazione all’arrivo del Signore.
Il Cardinale Ratzinger dice: “La preparazione all’Avvento non è solo un ritorno con il pensiero agli avvenimenti passati, non è la strada del ritorno, ma una strada in avanti, verso il Traguardo. L’Avvento è lo stato di tutta la nostra vita. Tutto il mondo, anche noi, tutti siamo ancora in cammino verso Dio.“
Il Profeta Isaia grida al popolo di Israele che attende con ansia il Salvatore: “Preparate la via al Signore, raddrizzate i suoi sentieri!” (40,3). Già nel Vecchio Testamento Dio chiedeva di essere pronti. Lo chiede anche ora, anzi soprattutto ora che è Lui stesso ad esortarci, anche tramite la Vergine Maria, a prepararci al grande arrivo del Figlio diDio, e non solo a Natale.
Care sorelle, l’epoca che ora viviamo è talmente grave che, più che in ogni altro momento, è necessario pensaresolo all’indispensabile. Occorre vegliare ed essere pronti tramite la penitenza, la preghiera, la riconciliazione, il sacrificio. Il mondo è sull’orlo del precipizio, si rischia una catastrofe mondiale. La Madre Divina grida a tutti, in più luoghi: “Pregate, fate penitenza!”
Chi deve farlo? Il mondo non credente?
Esso non sente i segni di avvertimento dal cielo, e non vuole nemmeno sentirli. Chi sentirà e obbedirà? Chi impiegherà tutte le forze per gettare a chi sta affondando l’àncora di salvezza della fede e della speranza? Chi accenderà la pietà di Dio, affinché di nuovo arda l’amore nei cuori spenti?
Care sorelle, ci sono qui delle anime scelte, dei religiosi, persone votate a Dio. Ci siamo anche noi, Suore di Misericordia di San Carlo Borromeo. Proprio noi dobbiamo essere in prima linea con la nostra misericordia vissuta nella contemplazione, con il servizio del nostro amore e con il nostro umile donarci. Che non siano solo parole. Da ognuna di noi dipende l’evoluzione della storia del mondo. A seconda della forza e dell’energia che daremo per la salvezza delle anime, così si apriranno i cuori degli uomini al Figlio di Dio che sta arrivando. Dio ci esorta ad agire. Dio anela alla nostra contemplazione. Il Signore è vicino.
(Archivio MV, ob13/77, Avvento 1977)